AMC 3000

È facile immaginare un’immagine dell’amplificatore medio: le forme delle maniglie, il loro numero, le dimensioni, il rapporto tra le dimensioni e così via. Pertanto, anche a un’occhiata superficiale alla vetrina di uno showroom audio, gli apparecchi che si discostano da questo aspetto colpiscono immediatamente l’occhio. La conoscenza di un amplificatore, e anche di apparecchi attraenti e insoliti, inizia per lo più proprio dall’aspetto. Anche se le possibilità integrate in un dispositivo non sono eclatanti, meritano comunque attenzione. Ad esempio, un amplificatore può fornire una corrente di carico massima fino a 30 Ampere, quindi è in grado di gestire sistemi di quasi tutte le impedenze. Inoltre, contando sul fatto che un valore così elevato della corrente di uscita aiuterà l’amplificatore a resistere momentaneamente anche a un cortocircuito, l’amplificatore non è stato dotato di alcun dispositivo di protezione, a parte i tagli standard. Nell’amplificatore AMC 3020 non è presente un relè di collegamento del sistema di altoparlanti, ma sono esclusi i contatti di commutazione, che possono influenzare la qualità del suono. I regolatori di tono passivi utilizzati, a differenza di quelli attivi, non introducono distorsione non lineare e forse per questo motivo il pulsante di spegnimento dei toni è assente nel modello. Devo dire che questa decisione non è passata inosservata: nella posizione centrale delle regolazioni si nota un’increspatura, che appare in un leggero aumento delle frequenze basse e alte, nella caratteristica ampiezza-frequenza. L’AMC 3020 ha una funzione non del tutto usuale per gli amplificatori domestici: nella posizione MIX del selettore di ingresso l’amplificatore riproduce contemporaneamente i segnali di tutte le sorgenti (tranne il registratore). Ma in questa modalità la sensibilità di ciascun ingresso, da zero a nominale, è regolata da maniglie separate, montate sul pannello posteriore.
L’amplificatore AMC 3020 ha una potenza di uscita relativamente piccola: misurata secondo lo standard IHF è di 20W con un carico di 8 Ohm, e la potenza massima alla limitazione del segnale è di 33W. Tale potenza è sufficiente per sonorizzare qualsiasi ambiente in piccoli appartamenti. Se qualcuno pensa che non sia sufficiente, questo è davvero compensato dall’alta qualità del suono. Nel brano “Per Elise” di Beethoven abbiamo avuto l’opportunità di godere della purezza e della finezza delle sfumature del suono del pianoforte con il risparmio della conformità timbrica dello strumento “dal vivo”. L’esperimento con corni e archi (“Il volo del Condor”) ha confermato le prime impressioni. Il flauto dice letteralmente la sua parte e gli archi tessono un ornamento colorato e nazionale di chiari plettri, e che si adatta perfettamente al contesto dell’antica melodia per la pienezza del suono. Tuttavia, un piccolo rimprovero può essere fatto a una batteria un po’ sorda. La cena strumentale da Woolofie (Toscho) senza individuare caratteristiche aggiuntive ha solidificato il nostro punto di vista. La facilità (ma non la pigrizia o il lassismo) dell’orchestra sinfonica, che suonava la “Marcia egiziana” di Johann Straus, ha ricordato un maestro di banda, che può controllare i musicisti con movimenti invisibili e anche dopo aver lasciato il palco sarà sicuro di non sbagliare.