McIntosh D100

Il D100 può essere utilizzato nella sua forma più semplice come convertitore digitale-analogico; la seconda opzione consiste nell’utilizzare le sue uscite variabili e collegarlo a un amplificatore di potenza. Tuttavia, utilizzando la seconda opzione è necessario rendersi conto che il D100 non ha ingressi analogici, ma solo digitali. Dispone di due ingressi ottici e due coassiali, oltre all’USB. Ognuno di essi accetta dati PCM a 24 bit di risoluzione con frequenze di campionamento fino a 192 kHz (ma non DSD). Ad eccezione dell’USB, che accetta informazioni a 32 bit. Per Windows è necessario un driver per velocità superiori, disponibile sul sito web McIntosh. Purtroppo non è disponibile un ingresso digitale bilanciato, ma credo che la maggior parte delle persone non ne abbia bisogno.

Come ho già detto, tutte le uscite sono disponibili in formato RCA e XLR, con l’aggiunta di un jack sul frontale per cuffie con impedenza da 20 a 600 Ohm. Ricordate di usare la manopola “mute” se volete ascoltare solo le cuffie, altrimenti i diffusori continueranno a produrre suono. Sul retro sono disponibili alcuni trigger per accendere e spegnere l’unità con altri apparecchi accanto a un ingresso di rete. Sul pannello frontale sono presenti gli interruttori di sorgente e mute, un ampio display, il sensore IR per il telecomando, la manopola di impostazione, il controllo del volume e l’accensione/spegnimento. Il display, di facile lettura, è molto luminoso, anche quando è oscurato. Mostra la scelta dell’ingresso, la frequenza di campionamento e la profondità di bit. Quando si cambia il volume, questo viene visualizzato per un certo numero di secondi. La configurazione è abbastanza semplice. Si spegne se non c’è segnale per 30 minuti, la luminosità del display è regolabile in due fasi e la versione del firmware è tutto ciò che si può modificare o leggere. Il D100 si presenta con il tipico pannello frontale in vetro McIntosh, il case nero e la larghezza standard McIntosh di 17,5 pollici.

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